Chi Siamo

Il prof. Enzo Ferroni (1921-2007) è stato uno dei primi scienziati ad applicare un approccio scientifico alla conservazione dei beni culturali. In seguito alla catastrofica alluvione dell'Arno che colpì Firenze nel 1966, Ferroni iniziò a collaborare con restauratori e conservatori, utilizzando il suo bagaglio di conoscenze nel campo della chimica-fisica per aiutarli a salvare alcuni dei capolavori dell'arte italiana.

Ferroni, insieme ad uno dei suoi studenti, il prof. Piero Baglioni, fondò il Consorzio Interuniversitario CSGI con lo scopo, fra gli altri, di portare avanti il connubio fra nanoscienza e conservazione dei beni artistici.

Il CSGI (Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase) fu fondato a Firenze nel Dicembre 1993. Venne ufficialmente riconosciuto dal Governo Italiano nel 1994 e si trova attualmente sotto la supervisione e il controllo del Ministero dell'Università e della Ricerca (MIUR). A partire dal 1995 il CSGI è stato uno dei primi centri di ricerca a riconoscere il potenziale dell'applicazione delle nanoscienze alla conservazione dell'arte e ha creato un'ampia rete di relazioni con centri di conservazione e istituti accademici di tutto il mondo.

La ricerca del CSGI nel campo della conservazione dei beni culturali viene portata avanti principalmente presso l'Unità Operativa di Firenze, dove i ricercatori lavorano nello sviluppo di materiali e metodologie innovativi per la preservazione del patrimonio storico-artistico. In letteratura sono disponibili decine di articoli pubblicati dal CSGI su alcuni delle più importanti riviste scientifiche peer-reviewed, che trattano di nanoscienze applicate alla conservazione del patrimonio culturale.

Nel 2008, è stata attivata una collaborazione con la ditta CTS per la distribuzione del prodotto Nanorestore®, la prima dispersione di nanocalci per il consolidamento di dipinti murali e pietre a base carbonatica disponibile sul mercato.

Negli anni fra il 2012 e il 2014, il CSGI è stato il coordinatore del progetto NANOFORART, finanziato dalla UE, nato con l'obiettivo di sviluppare e sperimentare nuovi nanomateriali e sistemi responsivi per la conservazione di oggetti d'arte mobili e immobili. Gli obiettivi del progetto includevano anche la valutazione dell'applicabilità dei materiali, lo studio degli effetti dei sistemi prodotti nel lungo periodo, e lo sviluppo di processi industriali per il trasferimento tecnologico e la produzione di nanomateriali proposti su media e larga scala.

Con la fine del progetto, anche base alla lunga esperienza acquisita nel settore, si è ritenuto che alcuni dei materiali sviluppati presso i laboratori del CSGI fossero pronti per essere lanciati sul mercato. Quindi, allo scopo di rendere tali prodotti accessibili a conservatori e restauratori per la pratica quotidiana, il sito "CSGI - Solutions for Conservation of Cultural Heritage" è stato lanciato nel marzo 2015.

A seguito degli ottimi risultati ottenuti nel triennio 2012-2014, la comunità Europea ha finanziato un nuovo progetto, chiamato NANORESTART, coordinato dal CSGI. Nel corso di questo nuovo progetto, inziato nel Giugno del 2015 e che si concluderà nel Novembre del 2018, verranno sviluppati nuovi prodotti per la conservazione e il restauro di opere moderne e contemporanee. Alcuni di questi prodotti, una volta pronti per il mercato, saranno disponibili su questo portale.

Le persone attualmente coinvolte nella produzione e nella gestione del progetto "CSGI - Solutions for Conservation of Cultural Heritage" sono:

Piero Baglioni*


Rodorico Giorgi


Giovanna Poggi


Michele Baglioni*


Patrizia Zitelli


Filippo Baldereschi


Daniela Vullo Teresa Guaragnone David Chelazzi


(*) Non ci sono legami di parentela.



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